Inzaghi aspettava qualcuno che non è mai arrivato: un difensore al posto di Hoedt. E che succede? Succede che la “sfiga” si mette di traverso e fa crollare tutta la retroguardia nel drammatico match contro il Napoli.

 Reinventare e rimaneggiare guardando oltre i big ed ecco le seconde linee. Il mister si è trovato a fare i conti con ruoli da riadattare e ricucire addosso ai ragazzi rimasti disponibili. Forse anche a dimostrare che la rosa non è poi così striminzita e che i conigli nei cilindri si possono tirare fuori all’occorrenza.

Marusic e Luiz Felipe, la palla è passata a loro nonostante la prima impressione non fosse stata positiva. A volte però non viene preso in considerazione il fattore emotivo che può esserci dietro questi “battesimi del fuoco” .

Marusic si sta dimostrando pian piano un degno sostituto di Dusan Basta, l’avvio non è stato esaltante ma è arrivato il Bentegodi a mettere in mostra il fiato e le gambe del montenegrino. Tanti i chilometri macinati su e giù per il campo e sul curriculum un rigore guadagnato ed una rete siglata.

Andiamo poi a Luiz Felipe, per l’esattezza Luiz Felipe Ramos. Al suo arrivo qualcuno scherzò prendendo come bufala quel “La Lazio ha preso Ramos” e diciamo che letta così, sembrava una battuta ironica. Invece è arrivato a Formello la versione più giovane e meno blasonata dell’altro più famoso Sergio Ramos, anche perché per pagare l’ingaggio non sarebbe bastato vendere la Lazio per intero. Torniamo comunque a Luiz Felipe, che ha riscattato la brutta perfomance contro il Vitesse. 

Anche per lui la terra di Giulietta ha portato fortuna. Altissima la media dei passaggi riusciti, riusciti anche i contrasti.

Certo tirare le somme ora è troppo presto, ma dopo averli pesantemente criticati, una buona dose di ottimismo possiamo anche accennarla.

Il giudice supremo sarà il tempo che ci rivelerà i loro veri volti, se Verona è stata solo fortuna, una squadra troppo al di sotto per poter esultare, o se questi due ragazzi meritano fiducia da parte del mister e la nostra?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *